Obbligo della Verifica di Messa a Terra e relativa denuncia all’INAIL
Quando è obbligatorio effettuare la verifica di messa a terra?
La verifica di messa a terra è un controllo periodico obbligatorio stabilito dal D.P.R. 462/01 che richiede a tutti i Datori di Lavoro, con almeno un lavoratore nella propria azienda, di far eseguire la verifica di messa a terra sugli impianti elettrici con una periodicità biennale o quinquennale.
Chi effettua la verifica dell’impianto di messa a terra?
La verifica di messa a terra può essere effettuata dagli Organismi abilitati dal Ministero delle attività produttive sulla base di criteri stabiliti dalla normativa europea UNI CEI, oppure da ASL e ARPA.
Non sono valide le verifiche effettuate da professionisti o imprese installatrici o altri soggetti non compresi nell’elenco pubblicato dal Ministero competente.
Verifica periodica: ogni quanto tempo è necessario effettuare la verifica dell’impianto di messa a terra?
La periodicità delle verifiche è strettamente legata all’ambito di attività svolta.
Per impianti installati in cantieri, luoghi a rischio incendio (come cinema, discoteche, alberghi, ecc.) o con pericolo di esplosione (ambienti di lavoro di grandi dimensioni, depositi di materiali, centrali termiche a gas, ecc.) e locali adibiti ad uso medico se si utilizzano apparecchi elettromedicali, la verifica deve essere fatta ogni 2 anni.
Tutti gli altri impianti installati in luoghi diversi da quelli soggetti a verifica biennale, previsti dal D.P.R. 462/01, devono essere controllati ogni 5 anni.
Quali sono i documenti da possedere per effettuare una verifica dell’impianto di messa a terra?
Per effettuare le verifiche sono richiesti determinati documenti come la dichiarazione di conformità (rilasciata al titolare degli impianti dalle aziende che effettuano le installazioni), la denuncia dell’impianto di terra ed eventualmente il progetto (qualora questa documentazione sia richiesta dal tipo di attività svolta).
Quali sono le sanzioni per le Aziende che non effettuano la verifica periodica dell’impianto di messa a terra?
La mancata effettuazione delle verifiche di legge è una inosservanza che viene contestata al Datore di Lavoro da parte di Ispesl, ASL, NAS, INL in fase di attività di vigilanza. Per questo motivo il Datore di Lavoro deve essere in possesso dei verbali di verifica rilasciato dagli Organismi di Ispezione, per poterlo esibire in occasione di controlli da parte degli Enti preposti. Nel caso in cui il Datore di Lavoro non abbia adempiuto alle disposizioni del DPR 462/01 e quindi non sia nelle condizioni di esibire alle autorità competenti un verbale di verifica, è punito con l’ammenda da 500 euro a 1800 euro, salvo che il fatto non costituisca più grave illecito.
Si evidenzia inoltre che dal 1/1/2020 tutte le Aziende/Attività che sono soggette alla verifica periodica dell’impianto di messa a terra devono obbligatoriamente denunciare l’impianto sul portale dell’INAIL – Servizio CIVA.
La denuncia dell’impianto di terra sul portale INAIL deve essere svolta dal titolare dell’Azienda/Attività o persona da lui autorizzata ad utilizzare il suo SPID, CIE, o altro sistema identificativo.
L’omessa denuncia comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da parte degli organismi di controllo (anche se è stata eseguita regolarmente la verifica della messa a terra).
Per qualsiasi informazioni in merito potete contattare il nostro ufficio al numero 0121.376768 o scriverci una mail a info@enisus.com.