Valutazione Rischio Rumore
Il rischio rumore rappresenta un elemento di criticità che espone i lavoratori non solo al rischio di malattie professionali, ma anche ad infortuni sul lavoro.
Secondo il D.lgs. 81/2008, è obbligo del Datore di lavoro analizzare, attraverso il DVR, tale fattore di rischio e individuare le misure più appropriate di prevenzione e protezione.
Rispetto ad altri fattori di rischio, i danni da rumore vengono spesso sottovalutati, poiché i termini di causa-effetto non sono immediatamente visibili.
Rumore: rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori
Il rischio rumore non deve essere sottovalutato in quanto gli effetti sulla salute dei lavoratori possono essere anche piuttosto gravi. Dai dati statistici INAIL appare evidente che l’ipoacusia rappresenti una delle malattie professionali più comune e che gli effetti più importanti, in fatto di danni provocati da rumore sul luogo di lavoro, sono:
- L’ipoacusia da rumore, ovvero la progressiva riduzione dell’udito;
- La sordità, ovvero la totale perdite dell’udito.
In base al grado di esposizione, è possibile distinguere due situazioni che possono creare danni all’apparato uditivo:
- Esposizione a forte rumore (rumore di picco) che provoca dolore e lacerazioni al timpano (ad esempio un’esplosione).
- Esposizione a rumore tra 80 dB e 87 dB (valore limite ai sensi del D.lgs. 81/2008) che determina una potenziale e progressiva riduzione dell’udito.
Tuttavia, gli effetti sulla salute dei lavoratori non si limitano alla ipoacusia e sordità, ma possono determinare effetti extrauditivi sul sistema neuropsichico (insonnia, affaticamento, nevrosi etc.), cardiocircolatorio (ipertensione, miocardia), respiratorio, intestinale (ulcere), sull’apparato digerente (gastrite) o ancora sull’apparato endocrino (aumento dei livelli di ormoni).
Inoltre, il rumore disturba le comunicazioni verbali e la percezione di segnali acustici di sicurezza, aumentando la probabilità di accadimento di infortuni sul lavoro.
Ne consegue che la valutazione del rischio rumore debba essere condotta da tecnici specializzati in modo approfondito e puntuale considerando tutti i fattori di rischio correlati.
La valutazione del rischio rumore è obbligatoria per tutte le attività che impiegano particolari attrezzature o macchine e deve essere integrata al DVR.
La valutazione del rischio rumore deve essere aggiornata ogni 4 anni (o prima se vi sono modifiche all’interno dell’organizzazione aziendale) e può essere effettuata con o senza misurazioni (in quest’ultimo caso se i dati di esposizione sono reperibili dalle banche dati dell’ISPESL, dalle Regioni o direttamente dai costruttori).
In tal senso Enisus offre il servizio di consulenza e sopralluogo presso le Aziende interessate con tecnici specializzati, al fine di acquisire dati ed informazioni necessarie a redigere il Documento di Valutazione Rischio Rumore.