Valutazione Rischio Vibrazioni
Le vibrazioni meccaniche sono intese come rischio lavorativo e rientrano nel gruppo degli agenti fisici che sono trattati dal Titolo VIII del D.Lgs. 81/08.
Le vibrazioni sono suddivise tra:
- Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici e muscolari.
Possono derivare dall’utilizzo di apparecchiature che nell’uso normale si impugnano con una o entrambe le mani.
A titolo esemplificativo (ma non esaustivo) fanno parte: martelli pneumatici, trapani, avvitatori, levigatrici, seghe circolati e motoseghe, decespugliatori, tagliaerba, limatrici, cubettatrici e chiodatrici. - Vibrazioni trasmesse al corpo intero: vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide.Possono derivare dall’utilizzo di macchine semoventi su gomme, cingoli e mezzi di trasporto attraverso sedili di guida o pianali o in prossimità di macchine fisse. A titolo esemplificativo (ma non esaustivo) fanno parte: ruspe, carrelli elevatori, trattori, gru e autogru, imbarcazioni ed elicotteri.
La valutazione del rischio vibrazioni è obbligatoria per tutte le attività che impiegano particolari attrezzature o macchine e deve essere integrata al DVR.
La valutazione del rischio vibrazioni deve essere aggiornata ogni 4 anni (o prima se vi sono modifiche all’interno dell’organizzazione aziendale) e può essere effettuata con o senza misurazioni (in quest’ultimo caso se i dati di esposizione sono reperibili dalle banche dati dell’ISPESL, dalle Regioni o direttamente dai costruttori).
In tal senso Enisus offre il servizio di consulenza e sopralluogo presso le Aziende interessate con tecnici specializzati, al fine di acquisire dati ed informazioni necessarie a redigere il Documento di Valutazione Rischio Vibrazioni.